Lui & Lei
Cuckold
di Curioso917
17.10.2024 |
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"Un sabato pomeriggio d'autunno faccio jogging su dei sentieri che costeggiano il mare, è una cosa che mi scarica , amo la natura, dopo una bella corsa mi..."
Cuckold Mi sono sempre ritenuto un ragazzo normale,ho avuto le prime esperienze con l'altro sesso a quidiciannni niente di che, le seghe di gruppo e le prime pomiciate con le compagne di scuola.
Famiglia medio borghese,papà impiegato in banca e mammà avvocato, è sempre stata lei a tenere in pugno la famiglia il punto di riferimento per noi figli.
Siamo in tre io Edoardo detto Eddy e le mie due sorelle, rispettivamente Elena la maggiore di due anni e Loretta la piccolina due anni più giovane di me.
Il primo vero amore a diciassette anni, Marta una ragazzina molto sveglia,con lei ho provato le prime vere esperienze,non aveva più nessuna verginità una vera nave scuola, praticamente la fidanzata di tutti ma io ne ero invaghito mi ha insegnato tutto sul sesso, gli piacevo, forse mi considerava un buon alunno ma niente di più.
Io ci sbavavo dietro e lei se ne approfittava per pizze e gelati ma quando ero costretto a rientrare per non subire le ire di mamma la vedevo appartarsi con ragazzi più grandi,ogni volta uno diverso.
Pensavo, cosa avranno quelli di diverso,la natura con me è stata generosa, già a quell'età vantavo una mazza di diciassette centimetri e a detta di Marta la sapevo usare bene strappandole bellissimi orgasmi .
Non ne ero innamorato, sapevo benissimo che Marta era considerata la puttanella della spiaggia non pretendevo l'esclusiva, più che altro ero curioso di capire la differenza tra me e i ragazzi più grandi,cosa avranno di speciale che io non ho, perché dopo ore a scopare con me al riparo da occhi indiscreti Marta sentiva il desiderio di farsi trombare da persone più adulte ?
La cosa più che rodermi mi incuriosiva,una sera con l'aiuto della sorella maggiore trovo la scusa per uscire fino a tarda notte,so dove andare,lo zio di Marta ha un capanno vicino alla spiaggia più volte lo vista uscire con lo zio e chiudere a chiave la porta,li non mi ha mai portato ma sicuramente è il luogo adatto ai suoi convegni amorosi.
Attorno a mezzanotte mi avvicino guardingo,la finestra che da sulla spiaggia è illuminata da una fioca luce, cauto sbircio, bingo come previsto e li con un uomo di almeno trent'anni, devono essere appena arrivati.
Sono ancora vestiti avvinghiati come serpi a baciarsi, Marta si siede sul giaciglio di crine,leva la maglietta al tipo e lentamente gli abbassa pantaloncino e slip fino alle caviglie,la nerchia scatta sull'attenti,la osservo, niente di che, leggermente più grosso e nerboruto del mio, niente di cui vergognarmi.
Marta,lo impugna alla base e da colpetti di lingua sulla cappella, guardandola mi viene duro come roccia,resto incantato a guardare le sue labbra carnose inghiottire l'asta fino alla radice ,le gote che si gonfiano, quando lavora le verga ,e spettacolare,la mia mano si infila nei boxer e inizio lentamente a masturbarmi.
Lei si distende lasciva spalanca le gambe e con le mani divarica le grandi labbra , anche da qui si vede luccicare,deve essere un lago,al solo guardarla desidero gettarmi a leccare gli umori di quel frutto,poi lui la copre col suo corpo la sento ansimare forte,alla luce della luna mi appare come una dea ,la venere dell'amore,non resisto,mi calo i pantaloni alle caviglie e mi sparo un segone.
Vedo chiaramente il suo corpo sudato il viso contorto dal piacere,le dita dei piedi muoversi nervose mentre lo incita a scoparla più forte.
Come in preda ad un raptus erotico schizzo sui vetri tutto lo sperma che ho in corpo,mi cedono le gambe e inavvertitamente mi appoggio su una palizzata che cede facendo rumore,scappo così come sono,saltellando tenendo una mano per non incimparmi coi pantaloni e la mazza fuori.
La spiaggia è animata,mi nascondo in un luogo buio e mi sistemo,spero che nessuno mi abbia visto ,se no sai la figura di merda.
Torno al locale dove ho lasciato mia sorella con i suoi amici,sono sudato e con il viso paonazzo,lei mi guarda e ride,pensa sicuramente ad un appuntamento galante.
La notte mi rigiro nel letto vedo l'immagine di lei che gode e mi eccito nuovamente,per poter dormire sono obbligato a spararmi ancora un segone poi finalmente subentra un sonno profondo.
La storia con Marta continua fino a fine estate , quando ci faccio sesso ho come dei flash di quella sera e mi carico come un toro rendendola felice e appagata , almeno fino al mio rientro a casa.
Poi arriva l'autunno,lei torna a Pesaro e io inizio l'università,sono anni piacevoli,mi faccio una montagna di amici e parecchie avventure,la cura Marta ha sortito il suo effetto ,le ragazze che frequento restano meravigliosamente soddisfatte e le voci corrono,certo chi frequento è solo in cerca di avventure ma così è perfetto.
Da quella notte però qualcosa in me' è cambiato, quando sono con qualcuna mi immagino che ci siano anche altri a chiavarla, Marta lo vista in spiaggia dopo due estati,era con il pancione e un tipo mingherlino con occhiali spessi come fondi di bottiglia le stava attaccato come una sanguisuga,le passo accanto sorridendo lei mi ignora fa finta di non conoscermi ,tra me' e me' sorrido e faccio auguri al malcapitato.
Una sera resto in panne, distrattamente mi sono scordato di fare rifornimento , per fortuna il distributore e a pochi chilometri, è una serata calda di fine luglio,prendo la tanica e mi avvio per una scorciatoia che passa in un boschetto,per fortuna è luna piena e riesco a vedere dove mettere i piedi, arrivo in una radura dove c'è un posteggio famoso per essere il ritrovo di coppie irregolari,e amanti che non hanno un posto dove andare.
A un centinaio di metri c'è la stazione di servizio,una macchina è parcheggiata sul lato più buio dove non arriva la luce del lampione, certamente c'è una coppietta.
Sono indeciso, forse è meglio andarsene e lasciarli tranquilli ma il ricordo di quella notte mi spinge ad avvicinarmi.
Per fortuna a pochi metri ci sono ancora frasche e alberi,mi acquatto nell'erba alta ben riparato da un tronco, l'auto è una famigliare e i finestrini sono aperti,vedo una gamba,caviglia sottile e un piedino che leccherei tutto.
I sedili sono ribaltati,vedo la testa rossa di lei che si agita, sicuramente prossima all'orgasmo,la schiena del tipo che si muove ritmicamente, sicuramente le starà leccando la patata, difatti dopo poco la ragazza urla.
Ho una voglia matta di avvicinarmi di più,poso la tanica,abbasso la cerniera e inizio a segarmi,dalla mia posizione non si vede molto ma è sufficiente nell'immaginazione,vedo lui che si solleva e la copre col suo corpo, l'auto che sobbalza,da quel momento è musica,ansimi, urletti e grugniti,i due stanno per godere e io con loro.
Spruzzo sperma nell'erba,mi pulisco con un fazzolettino e mi allontano .
Mi rendo conto di essere diventato un guardone,un po' mi vergogno ma l'eccitazione che mi procura vedere gli altri scopare è più forte di ogni buona intenzione.
Certo continuo a frequentare ragazze e scopo come un riccio ma in me' qualcosa è cambiato,con l'arrivo di internet passo intere serate ad ammazzarmi di seghe con i film porno,potete immaginare i miei generi preferiti,a volte penso di andare ad un Club privè ma il più vicino è a duecento chilometri e l'ingresso da single costa una fortuna, meglio i video e qualche serata a spiare coppie nei parcheggi appartati.
Nel frattempo mi laureo e lavoro con mamma , prendo in affitto un monolocale per rendermi indipendente e portare le ragazze.
Con una tipa che sembrava molto disinibita una sera vado in camporella,mi accosto in una piazzola che so frequentata da altri con i miei stessi desideri,già pregusto il coinvolgimento di altri uomini.
Facciamo un po' di preliminari,le chiedo di spogliarsi completamente e che voglio scoparla a pecora sul cofano dell'auto,lei è ritrosa ma riesco a convincerla.
Piegata sul cofano le lecco la patata,il suo culetto è in bella vista per gli eventuali guardoni appostati nella boscaglia, l'uccello è di marmo,affondo nella fichetta calda,ma con la coda dell'occhio mi guardo intorno.
Improvvisamente intravedo un tizio con l'uccello in mano,gli faccio cenno di avvicinarsi,ormai è a pochi passi, sicuro di coinvolgerla,accelero il ritmo della trombata e gli volto il viso in direzione dell'ospite,lei caccia un urlo e si alza di scatto:”dai non fare così lasciati andare,guarda che bel cazzone,ci divertiamo”,becco un manrovescio che mi lascia il segno delle cinque dita e un calcio che per fortuna non mi colpisce gli zebedei,si mette a urlare:”porco,mi hai preso per una puntata,queste cose falle con tua madre e tua sorella, portami subita casa se no ti denuncio”.
Non mi resta che obbedire,mi rivesto in fretta e furia e la accompagno a casa,sorbendo i suoi insulti,cerco persino di convincerla a finire la serata a casa mia ma ne ottengono solo un altro ceffone.
Mi metto il cuore in pace,non ci proverò mai più con nessuna,con la coda in mezzo alle gambe torno ai film porno e a fare il guardone.
Purtroppo devo smettere anche questo vizietto,una sera nascosto in un boschetto guardo due coppie che si scambiano i partner,ho gli occhi fuori dalle orbite sono venuto già due volte, purtroppo uno dei maschi vede il cespuglio agitarsi,parla con l'altro e si dirigono verso di me',riesco per miracolo a fuggire,ma una pietra mi colpisce la nuca.
Arrivo a casa trafelato e sanguinante non so che fare l'unica cosa che mi viene in mente e rivolgermi a mamma.
Devo raccontargli un sacco di panzane e sicuramente non mi avrà creduto ma da quel giorno la strizza mi ha convinto che è meglio evitare le sortite notturne,mi metto il cuore in pace e torno a fare il bravo ragazzo.
Un sabato pomeriggio d'autunno faccio jogging su dei sentieri che costeggiano il mare, è una cosa che mi scarica , amo la natura,dopo una bella corsa mi fermo su una specie di panchina di pietra a osservare estasiato il tramonto.
Sono tranquillo a godermi lo spettacolo in solitaria quando mi sento toccare una spalla, sobbalzo:”posso sedermi con tè sono uno straccio,erano mesi che non correvo e alla prima uscita credo di aver esagerato”,a parlare è una ragazza che avrà meno di trent'anni, è sudata marcia ,sulla tuta ha larghe macchie di bagnato:”certo siediti,non mi dai certo fastidio”,restiamo minuti in silenzio a goderci il panorama e il sole che tramonta nel mare, inavvertitamente almeno per me' le mani si toccano, istintivamente la stringo:”waw romantico e intraprendente e direi un bel ragazzo “,per la prima volta l’osservo è mora alta quasi quanto me',un bel viso con occhi verdi grandi ,la tuta attillata mette in risalto le sue curve, proprio quel che si dice una bella gnocca.
“Di solito sono solo romantico ma è difficile resistere alla tua bellezza, piacere sono Edoardo”,”Amelia e se continui a guardarmi con quel sorriso il piacere è tutto mio”,bella spigliata e spiritosa,al massimo mi becco uno schiaffo,la bacio,lei senza batter ciglio dischiude le belle labbra.
In un attimo siamo avvinghiati a limonare come sedicenni,la sua lingua arriva dappertutto,le labbra sanno di fragola,ci baciamo con frenesia non siamo mai sazi.
Quando ci stacchiamo mi guarda sorridente:”adesso penserai che sono una donna facile una poco di buono da evitare come la peste, peccato ho gettato al vento una chance, magari se facevo l’educanda mi chiedevi di sposarti”,”assolutamente no,mai al primo appuntamento e poi questo non conta ci siamo incontrati per caso“.
“Bhe' allora sono ancora in tempo a rimediare, stasera sono libera e se un bel cavaliere vuole offrirmi una cena accetterei volentieri sai con lo stipendio da commessa a fine mese c'è poco da scialare”.
La sua voce ha la melodia di un fringuello gli ultimi raggi di sole gli illuminano il viso,non ha un filo di trucco ma per me è bellissima.
“Ok allora ciao,mi sono divertita con tè spero di rivederti”,”certamente,se non sbaglio abbiamo un appuntamento per cena”,”tutto qui,speravo anche in un piacevole dopocena,tieni questo è il mio numero”,mi bacia sulla fronte e si mette a correre.
Resto come un salame,mi darei un pizzicotto per capire se non stavo sognando, certe avventure capitano solo nei film.
Passo a casa dei miei,devo ritirare documenti da consultare per una causa,in casa ci sono solo Elena e Loretta,non sto più nella pelle devo raccontare a qualcuno dell'incontro,spiattello l'accaduto e le mie sensazioni, Loretta mi chiede se so qualcosa di più sulla ragazza, gliela descrivo fisicamente e le dico che lavora in un negozio,guarda Elena e si mettono a ridere.
“Che c'è da ridere è una donna stupenda voi non la conoscete non potete capire”,”e bravo fratellone stai cadendo nelle grinfie di Amelia l’ammagliarice,in città la conoscono un po' tutti,pare che se la siano scopata anche i vecchi dell'ospizio, occhio, con lei c'è da divertirsi ma non fidarti se vuoi una storia preparati a portare un palco di corna da doverti abbassare per passare dalle porte”,ride anche Elena la conosce anche lei.
“Che vuol dire, anch'io ho avuto decine di ragazze ma rimango un ragazzo serio, probabilmente Amelia non ha trovato l'uomo giusto”,”può darsi fratellone, può darsi,magari è per quello che quando viene nel nostro bar fa dentro e fuori dalla toilette degli handicappati, sarà per trovare il membro giusto “,e giù a ridere,mi sento preso per il culo.
“Pensatela come volete,non mi importa se ha scopato con tutto l'esercito, l'importante e come si comporta con il sottoscritto e se per caso la cosa va avanti e la porto in famiglia guai se la mettete a disagio “.
Elena mi accarezza il viso:” uomo avvisato mezzo salvato, poi sei tu a fare le tue scelte,le tue sorelle non ti diranno mai ti avevamo avvisato,del resto neanche noi non godiamo di buona fama,si sa ai maschietti non piace solo trombare,poi spiattellano al vento le loro conquiste per dimostrare agli amici che sono veri stalloni “.
Preoccuparmi, riflettere?,se è vero la metà di quello che dicono, potrei aver trovato la donna giusta per togliermi qualche sfizio.
Passo da casa doccia e mi metto in tiro:”pronto Amelia”,attimo di silenzio:”si dimmi,scusa ma non riconosco la tua voce”,”sono Edoardo ti ricordi la cena”,”capirai se posso ricordarmi tutti quelli che mi hanno portato a cena”,”ok,ok ricominciamo nuovamente,sono il tizio del tramonto,mi hai dato tu il numero “,”scusami scusami sono una cretina ma pensavo scherzassi “,”non mi permetterei mai di scherzare con la donna che ho deciso di portare all'altare”, “bhum,questa l'hai sparata grossa, bene e allora dove mi porti di bello “,”spero tu non sia vegana,ti piace la carne “, ridacchia:”non sai quanto l’apprezzo, specialmente i pezzi belli grossi “,che tipa, allegra e spregiudicata credo di aver fatto centro,certo non è la classica madre di famiglia ma è la donna che cerco.
“Se mi dai l'indirizzo passo a prenderti, sempre se non hai altri impegni,ho prenotato al brasiliano,ottima carne e balli sudamericani”,”perfetto,dammi solo il tempo di cambiarmi,abito ..no senti vieni a prendermi alla fermata del 26 ti aspetto tra mezz'ora “.
Dopo una mezz'oretta siamo in auto,lei mi bacia con naturalezza e pensare che già non si ricordava più di me,pomiciamo qualche minuto,lei tasta il pacco per controllare la mercanzia.
“Perfetto la serata si preannuncia fantastica, andiamo,ma tu sei uno di quelli che quando guida gli dà fastidio se gli faccio un pompino?” Tempo zero e il randello è bello pronto,per stare comodi abbasso i pantaloni solo que tanto che mi permette di guidare.
Lo guarda,si lecca le labbra e la cappella sparisce nel caldo della sua boccuccia,un pompino fatto a regola d'arte, mi tiene sempre sul filo di sborrare poi rallenta e quando mi rilasso riprende il ritmo.
Quando siamo quasi arrivati l'avviso:”ok tesoro è ora dell'aperitivo”, accelera il ritmo, stringo i denti per resistere,ma è troppo brava,scarico fiotti di sperma nella sua bocca,mi ripulisce la verga perfettamente,poi si tira su,sulle labbra a gocce di sperma,mi fissa con sguardo da gattina, mostra la lingua piena del mio seme:”sono stata brava? Mi merito un bacio?”,non le lascio nemmeno il tempo di finire,uniamo le labbra e ci scambiamo saliva e sperma.
“Cazzo,volevo solo provocarti,mi sa che la serata è cominciata alla grande,vieni maialino porta la tua scrofa al ristorante”.
Fantastico solo sentirla parlare così la nerchia resta sull'attenti,mangiamo, balliamo e chiacchieriamo ma quasi niente di noi,forse un modo di dare un freno al domani,una serata divertente basterebbe questo per concludere.
“E allora E..E..”, “Edoardo ,il cavaliere ai tuoi servizi “,”scusami ho difficoltà con i nomi,sai la mattina dopo preferisco non pensarci, comunque adesso dove mi porti?”,”touché non ne ho idea,anzi ti porterei da me,non ho una collezione di farfalle ma il bar è ben fornito “,ride,si appoggia alla mia spalla e partiamo verso casa.
Passiamo la soglia appiccicati come sanguisughe,ho voglia di lei,del suo corpo,non ho mai desiderato così una donna, Amelia come una mantide divora il suo maschio e io sono felice di essere il prescelto,facciamo sesso alternando violenza a dolcezza,lei ha una carica erotica inesauribile e il mio desiderio gli tiene testa,si concede completamente in quella notte mi dona tutti i suoi pertugi è come una danza, c'è molto di più della voglia di possederci,per la prima volta capisco cosa voglia dire sentire le farfalle nello stomaco.
Quando la penetro e come se assorbisse la mazza, sensazioni meravigliose,nei momenti di dolcezza resto fermo con la mazza profondamente in lei,sa usare i muscoli interni della passera e del piccolo fiore,riesce a mungere la mia essenza.
Ho come l'impressione di vivere in una bolla dove il resto del mondo non può entrare, quella notte non ho tenuto conto delle volte che gli ho farcito il ventre o l'intestino, è stato un crescendo di passione che ci ha visto partecipi fino all'esplosione finale.
Urliamo al mondo l'ultimo orgasmo e poi crolliamo in un sonno profondo.
Al risveglio lei non c'è più, guardo in bagno nella speranza di trovarla,poi mi accorgo di un biglietto sul tavolo.
“Grazie,con tè e stato meraviglioso, conserverò sempre il ricordo,non cercarmi”.
Prima divento furente poi vado in depressione e per la prima volta da quando ero bambino scoppio a piangere,cristo non è stato solo sesso eravamo come connessi, perché non vuole più vedermi.
Più che con lei mi arrabbio con me stesso,le mie sorelle mi avevano avvisato, eppure sono sicuro che anche per lei non è stato solo sesso, non sono un novellino dopo Marta non mi sono mai sbagliato a giudicare le donne,quando cercano solo il caprone il loro corpo reagisce diversamente ma con Amelia è stato diverso tra noi non c'era solo libido.
Vado al solito pranzo della domenica con la famiglia, persino mio padre capisce che ho il morale sotto le scarpe, mamma recita la parte da dura ma vedo come mi guarda, ha capito che è per una donna e sicuramente si riserva di parlarmi in privato.
Dopo pranzo Loretta mi chiede cosa è realmente successo:”niente di che, abbiamo fatto sesso tutta notte,lei in certi momenti era dolcissima,si è fermata a dormire da me' ma al mattino è sparita e mi ha lasciato questo biglietto “,riflette,nel frattempo sopraggiunge Elena le passa lo scritto.
“Non è nel suo stile,di solito gode a vedere gli uomini sbavare per lei dopo aver fatto sesso,il solo fatto di tenerli in pugno la fa sentire come una regina e non scappa come una ladra non ne ha bisogno esce col tipo di turno finché si stanca e poi lo manda al diavolo, strano modo di comportarsi, eppure mi dici che era partecipe,strano,strano”.
“È stata chiara non vuole più avere a che fare con me”, Elena mi guarda con tenerezza :”la questione è un altra fratellino, parliamo di tè,se ritieni che la cosa finisca così ok, altrimenti è il caso che le parli, mamma dice che sei bravo a fare le arringhe “,”già ma un buon avvocato non difende mai se stesso, è quasi una regola,quando sei coinvolto emotivamente perdi di lucidità”.
Le due si guardano:”ma non ti sarai mica innamorato di Amelia,ti abbiamo spiegato come è fatta, è una donna che ama la sua libertà,non si legherebbe mai ad un solo uomo, neanche se fosse il più bello della terra,lei è come una farfalla che si posa da fiore in fiore,ma al posto dei fiori ci sono randelli duri e resistenti, è una troia? Non so, che io sappia è sempre gentile con tutti e non ha mai sfruttato nessuno “.
La cosa non mi consola,non posso pretendere che senta quello che sento io ma vorrei sentirglielo dire,giro e rigiro il telefono tra le mani,sono indeciso.
Loretta me lo toglie di mano:”non farlo, è meglio parlare di persona,così otterresti solo il rifiuto di chiamata”,”la fai facile tu,non so dove vive,dove lavora,non so nulla di lei”,”a questo si può rimediare,ti ricordi,frequenta il nostro stesso bar oggi e domenica e sicuramente la trovi lì,che bello, nostro fratello che esce con noi, le amiche schiatteranno di invidia “,sono indeciso se andare ma in fondo non ho nulla da perdere, vorrà dire che se proprio è decisa a non uscire più con me me ne farò una ragione e la lascerò in pace.
Per la prima volta da anni esco con le mie sorelle non mi ricordavo quanto fossero divertenti, entriamo nel pub, nonostante sia domenica sera è strapieno,tavoli pieni di ragazzi e ragazze, gente che beve al bancone e qualcuno balla su una pista improvvisata,per fortuna il volume della musica è accettabile si riesce tranquillamente a parlare,Elena e Loretta mi presentano le loro amiche,quelle della sorellina sono studentesse,le amiche di Elena donne fatte,in un altra occasione ci avrei provato,alcune sono veramente belle e dai loro discorsi molto disponibili, Amelia non si vede, comincio a essere nervoso:”calma fratellone sicuramente sarà in bagno e non certo per fare pipì,ti abbiamo avvertito è una cacciatrice di maschi”,le sorrido:”tranquilla non mi vedrai mai fare scenate di gelosia non è da me',se ci sarà una storia è perché lo desideriamo tutti e due”,”auguri”.
Come previsto da mia sorella esce dopo un quarto d'ora dalla toilette degli handicappati seguita a ruota da un tipo tutto muscoli, sembra allegra lo saluta con un cenno e va a raggiungere le amiche.
Qualcuna le fa notare il nuovo arrivato,si mettono a parlottare tra loro,poi si alza a muso duro e viene verso di noi.
Le mie sorelle sono sveglie,chiedono alle amiche di spostarsi su un altro tavolo per lasciami campo libero.
“Che ci fai qui,avevo detto che era meglio non vederci più”,”mamma che cambiamento ieri volevi sposarmi e ora”,”senti bellimbusto non cerco fidanzati,una volta mi e bastata,hai visto da dove sono uscita,sono una troia, mettitelo bene nella testa, per me l'unica parte buona dell'uomo e il cazzo il resto non mi importa”.
“Accidenti che caratterino , sapevo già che non servi messa,quelle due sono le mie sorelle e a quanto pare sono un po' libertine,ma torniamo a noi ,ti scoccia uscire qualche volta con me,non sono un tipo geloso puoi scopare con chi vuoi, per me l'importante è conoscerti “.
“Povero imbecille così non saresti geloso,guarda”,con stizza infila la mano nelle mutandine primo che passa,lo fissa e gli dice”andiamo “,il fortunato non se l'ho fa dire due volte e vanno in bagno.
Elena ha guardato la scena:”poveretto ,Amelia è incorreggibile “,”cara sorella magari è quello che cerco”,mi guarda esterefatta :”ti piace essere cornuto?”,”può essere non lo so, adesso penso solo a cercare di conquistarla”,mi tocca la fronte:”strano pensavo scottassi,fai quello che ti senti di fare noi non ti volteremo mai le spalle “,mi bacia una guancia e torna al tavolo delle amiche.
Aspetto che esca,non passano neanche cinque minuti:”ma vaffanculo impotente,di duro hai solo i muscoli “,mi metto a ridere.
Lei mi viene incontro, appoggia i pugni sul tavolo e urla:”l'hai capito adesso,sono una troia,una da un colpo e via,che..”,non le lascio finire la frase,mi alzo l’attiro a me e la bacio,cerca di divincolarsi ma poi si lascia andare,sulle sue labbra sento il gusto di un altro ma questo anziché fermarmi mi eccita ulteriormente.
Scherzosamente la gente intorno applaude,mi stacco da lei ,mi guarda:”peggio per tè” mi prende tra le mani la testa e adesso è lei a baciarmi.
“Andiamo hai la macchina”,”sono qui con le mie sorelle”,”cazzo,qualche posto lo troveremo vieni”,mi tira per un braccio fuori dal locale,nel primo vicolo scuro , si ingroppa su di me le mani attaccate al mio collo,le gambe allacciate ai miei fianchi,a fatica riesco ad abbassare la cerniera e liberale la mazza che sembra scoppiare, forse preparata per la serata non porta mutande,la mazza trova agevolmente la via per il paradiso.
Soffochiamo gli ansimi nelle nostre bocche,lei è come indemoniata,mi morde le labbra e impreca per invitarmi a scoparla più forte.
Non occorre,mi sento un toro che ingravida la giumenta,la scopo con forza,nel vicolo risuonano le nostre voci,una corsa verso il piacere, ora vogliamo solo sfogare il desiderio,una corsa all'orgasmo che arriva simultaneo.
Urla così forte il suo piacere,che dalle finestre del vicolo si illuminano ,ci guardiamo siamo tutti sudati lei ha i capelli scompigliati ci mettiamo a ridere e usciamo dal vicolo prima di prenderci qualche secchiata d'acqua.
Rientriamo nel locale,la gente si volta a guardarci,le mie sorelle ci invitano a sederci con loro, i giri di spritz e gin-tonic,si sprecano ,finiamo la serata alticci, consumiamo le nostre labbra a baciarci sotto gli sguardi divertiti e benevoli delle mie sorelle.
Alla chiusura del locale le portiamo a casa,sto andando verso casa quando Amelia:”andiamo alla nostra scogliera,avrai una coperta in macchina,ho voglia di vedere le stelle dove non c'è luce”,che cosa romantica sembra una mia iniziativa,giro l'auto e andiamo nel punto più vicino raggiungibile poi facciamo i cinquecento metri che ci separano dal luogo del nostro primo incontro.
Stendiamo la coperta e ci mettiamo stretti abbracciati a guardare le stelle, Amelia conosce le costellazioni, gioco ad indovinare ogni volta che azzecco è un bacio ,poi rilassati ci spogliamo vedere il suo corpo nudo mi emoziona,inizio a baciarla dal collo e puoi sempre più giù,il seno e morbido e i capezzoli come fragoline di bosco, Amelia e pervasa da una serie di piccoli orgasmi , lentamente lascio il seno e scendo lungo il ventre,ha una serie di piccoli brividi il culmine quando con la lingua esporlo l'ombelico,poi sempre più giù per il momento evito il suo scrigno l'odore dei suoi umori mi penetra nel cervello,mi dedico a baciare le lunghe gambe prima una e poi l'altra, anche le dita dei piedini non vengono trascurate,le succhio ad una ad una, lei è pervasa da brividi,poi risalgo verso l'obiettivo del mio desiderio,ne gusto il miele la lingua si insinua in profondità,appena mi impossesso del clitoride lancia un guaito e spruzza il suo desiderio nella bocca e sulle mie labbra.
La copro con il corpo,cerco le sue labbra e lentamente la mazza si fa strada tra le sue carni,e bagnatissima e la verga non trova resistenza, facciamo l'amore con dolcezza,non c'è altro modo per chiamarlo non è solo desiderio ma molto di più.
Amelia raggiunge presto l'orgasmo seguito a ruota dal mio, è un crescendo di coccole e amplessi, vorrei che tutto questo non avesse una fine e leggo la stessa cosa nei suoi occhi.
Ci amiamo fino alle prime luci dell'alba poi ci sediamo sulla panchina a vedere il sorgere del sole, nonostante nelle prime ore l'aria è fresca siamo ancora completamente nudi,una coppia mattiniera passa accanto a noi sorride e ci saluta,se esiste la felicità è questa,l'avvolgo nella coperta e la bacio,non mi stancherei mai delle sue labbra ma lei mi dice che deve andare.
A malincuore ci rivestiamo,il sole è già alto:”ti andrebbe di vivere con me”,”il suo viso si intristisce:”non posso, vorrei provarci ma ora non posso,credimi non è per tè,quando ti rivedrò ti dirò tutto,tra poco apre il negozio,per fortuna li ho qualche abito di ricambio,ti prego accompagnarmi,ci vediamo stasera alla solita fermata “,a malincuore faccio ciò che dice,cinque minuti e già mi manca.
Mi rendo conto che ho un lavoro , trafelato raggiungo l'ufficio,mia madre mi fulmina con lo sguardo,mi rendo conto di essere in jeans e t-shirt, abbigliamento non adatto al ruolo,senza pronunciare una parola mi indica il bagno ,un abito con camicia e cravatta mi aspetta, quando rientro in ufficio mamma sorride, è severa ma una gran donna,non accenna al fatto che si capisce che ho passato fuori la notte, probabilmente ha parlato con qualche mia sorella,il lavoro è positivo mi permette di distrarmi e non pensare a quello che è diventato il mio chiodo fisso,alle 19,sono nei pressi della pensilina dell'autobus, lei arriva fasciata in un abitino rosso che mette ancora più in risalto il suo corpo.
“Wuaw che damerino,mi porti a ballare il valzer?” ,”ti porterei dove vuoi ,fino in capo al mondo”,mi accontento della nostra scogliera, però ad un patto,per questa sera,non voglio fare l'amore,si non è facile per me pronunciare questa parola, vorrei una serata da fidanzati e parlare di noi”,alle sue parole il battito del mio cuore accelera,mi sento di spaccare il mondo,il viso di Amelia è sereno ma non trasmette la solita allegria, facciamo la strada in silenzio tenendoci stretti per mano.
Ci sediamo sulla nostra panchina, vorrei dirle che l'amo ma lei vuole prima parlare.
“Edoardo,sei l'unico a farmi battere il cuore dopo tanti anni,ma devi sapere tutto di me”,cerco di dirle che l'amo troppo e che accetterei di tutto ma lei mi fa cenno di tacere.
“Sai non sono sempre stata così, almeno non come ora ma soffro di ninfomania,la gente non si rende conto che è una malattia,una maledizione che mi impedisce una vita normale,da quando ti ho conosciuto qualcosa è cambiato con te raggiungo l'orgasmo mentale e credimi ti dico la verità non ho mai permesso ad un uomo di dormirmi accanto ma ho paura,paura di non farcela ad amare,paura di non riuscire a fare a meno di altri uomini “,”se lo desideri affronteremo ogni cosa insieme “,le racconto la mia storia e del piacere che provo nei vedere una donna mentre gode tra le braccia di altri “certo non saremmo mai una coppia come le altre ma forse il sesso e l'amore sono due cose differenti.
Amelia puoi ridere di me ma sento di amarti e non voglio più vivere senza di tè “.
Sento che c'è ancora qualcosa in lei che le impedisce di lasciarsi andare,siamo una strana coppia,seduti su una pietra su una scogliera sotto il cielo stellato e vestiti eleganti.
Lei nicchia è indecisa se aprirsi completamente,ci stringiamo stretti la sua testa appoggiata alla mia spalla, aspetto che si senta di dirmi tutto,non voglio spingerla contro la sua volontà, desidero che tra noi tutto sia spontaneo.
“Anni fa,ero ancora una ragazzina,avevo già perso la verginità a quattordici anni ma ero attirata dalle situazioni più impensabili per me esisteva solo il sesso,non facevo distinzioni,ogni occasione per godere la prendevo al volo,non mi importava se fosse bello o brutto,uomo o donna, l'importante era fare sesso ma sempre protetto,l'unica cosa che ho imparato da una amica che era rimasta gravida.
Sai allora nella mia città non c'erano certi locali,tutto si svolgeva in case private,il mio sogno era partecipare a un orgia,l'idea di tanti cazzi che mi facevano godere mi faceva impazzire, tramite una appena conosciuta che credevo amica sono stata invitata ad una festa privata,solo quando sono entrata mi sono accorta di essere l'unica donna,ma la tigna mi ha convinto a restare, c'erano dieci uomini tutti incappucciati tra cui due di colore.
Continuavano a baciarmi,palparmi e versarmi da bere,ho perso quel minimo di controllo,la dignità e sparita,avevano mazze grandi,le ho succhiate tutte anche due alla volta,poi mi hanno distesa su un grande letto, aspettavo solo il momento di sentirli dentro di me,ho chiesto loro di incappucciarsi ma ne ho ottenuto uno schiaffone,mi hanno preso tutti a turno uno alla volta e poi in doppia,non mi hanno risparmiato le sevizie,mi trattavano come un oggetto,un corpo senz'anima che serviva solo a scaricare la loro libido,ad un certo punto ho smesso di godere,sentivo solo dolore, piangevo ma loro divertiti si accanivano ancora di più,mi hanno presa in doppia sia analmente,che in figa,mi sentivo squarciare,perdevo sangue e la cosa li eccitava ulteriormente.
Dopo ore soddisfatti,si sono messi in cerchio attorno a me e come ultimo sfregio mi hanno ricoperta di urina,poi non ricordo più nulla ,mi sono trovata nuda sull'asfalto vicino al pronto soccorso un anima buona mi ha preso e mi ha accompagnato dentro,mi ricordo i sanitari che mi venivano incontro e poi più niente”.
Si ferma,il viso rigato di lacrime:”maledetti bastardi, approfittarsi di una ragazzina,spero che gliel'hai fatta pagare”,si asciuga le lacrime:”come potevo,la maledetta mi ha convinto a fare il tragitto bendata e da quel giorno è sparita ,della villa ho visto solo l'interno,ho viaggiato almeno un'ora ma non so la direzione “,”ti giuro che troverò il modo di fargliela pagare” ”povero illuso sicuramente saranno grossi papaveri “,”vedremo, quello che mi hai detto non può certo impedirmi di amarti “,ricomincia a raccontare la triste storia:”all'ospedale ho raccontato l'accaduto è arrivato anche un poliziotto a prendere la deposizione,i miei conosciuto quanto successo si sono vergognati e per tre giorni non sono venuti all'ospedale,nel frattempo ho ricevuto la notizia che ero incinta, disperata non sapevo cosa fare,poi ho deciso di tenere la creatura che avevo in grembo,ero decisa non ascoltavo ragione,ho lottato con i miei,la loro condizione di medio borghesi non gli permetteva lo scandalo,era più importante mantenere le apparenze che occuparsi della figlia degenere.
Ho insistito ho portato avanti la gravidanza, sembra che avessero messo il cuore in pace,ma dopo il parto la sorpresa.avrebbero badato a mia figlia a condizione che rinunciassi a lei e dovevo andarmene.
Ero disperata,senza un soldo,come mantenere mia figlia,credimi è stato tremendo ma ho dovuto accettare,mi hanno fatto firmare una dichiarazione dove rinunciavo a vedere la mia bambina,mio padre mi ha dato dei soldi,pochini in verità,qui ho trovato lavoro abito con un'amica in un appartamento che è poco più di un tugurio e da allora non ho più visto Adelaide la mia bambina”.
“Amore , perché questo che sento sei per me,vedrai non perdere la speranza,se vorrai insieme supereremo tutti gli ostacoli” .
I suoi occhi sono melanconici,si legge rassegnazione:”come potrei sperare,ho perso i Natali i compleanni,il primo giorno di scuola,non l'ho vista piangere o gioire,per lei non esisto e cosa avrei da darle,una madre troia che si barcamena per vivere,bel modo di crescere, almeno coi miei non le mancherà nulla”.
Fa un gesto con la mano come a scacciare i cattivi pensieri:”Eddy sei fuori di melone,ormai ti è chiaro chi e cosa sono, certo mi piacerebbe provare a vivere con tè ma ti farei del male “.
“Taci e baciami,il cielo è un manto di stelle,in una serata così romantica dobbiamo pensare solo all'amore “.
Quella notte alla scogliera sono stati solo baci e coccole, Amelia è venuta da me, abbiamo fatto l'amore e ci siamo addormentati abbracciati come vecchi coniugi che condividono l'esistenza.
Da quel giorno inizia la nostra storia il giorno successivo liberiamo il suo appartamento,la sera stessa invitano a cena le mie sorelle, certo da me in quattro si sta un po' stretti ma ho avuto la sorpresa di scoprire che Amelia cucina divinamente,una serata in allegria,tra di loro le battute si sprecano scopro solo ora che le sorelline sono due vere porcelline,certi aneddoti piccanti da farmi eccitare.
Quando se ne vanno ,il tempo di chiudere la porta e siamo già avvinghiati,sento di amarla e essere corrisposto.
Le prime settimane scorrono idilliache la mattina mi sveglio e mi basta girarmi a guardarla e la giornata inizia nel mondo migliore,a volte mi dona il più dolce dei risvegli quando le sue labbra si dedicano alla mazza,non molla la presa prima di bere il mio nettare e ovviamente restituisco il favore,il sapore del suo miele per me è droga.
Poi ognuno alle proprie faccende, l'accompagno al negozio e vado in ufficio,mamma nota il mio umore cambiato,ne giova anche il lavoro, certo non è stupida ha capito che c'entra una donna.
“Allora quando c'è la presenti? Hai trovato quella che ti metta a posto?”,”vedremo mamma,non dipende solo da me,per l'invito quando vuoi”,”perfetto facciamo domenica a mezzogiorno così c'è tutta la famiglia “.
È una proposta ma detta da lei suona come un ordine, è venerdì ne parlerò con Amelia non dovrebbero esserci problemi.
La sera passo a prenderla,ogni volta che la vedo mi sembra ancora più bella, sono gli occhi dell'amore se solo poche settimane fa me l'avessero detto non lo avrei creduto possibile ma eccomi qua a desiderare questa donna come l'aria.
L'idea di incontrare i miei un po' la spaventa,gli ho descritto mia madre come un maresciallo,teme di non piacergli e anche se non lo dice ha paura che il suo giudizio metta in crisi la nostra relazione, comunque accetta.
La sera e tutta la giornata di sabato continua a chiedermi se sono sicuro di restare con lei, l'unico sistema per fargli passare i cattivi pensieri è trombare, passiamo quasi tutto il sabato a letto ,ogni tanto mi immagino Amelia tra le braccia di un altro e questo mi dà la carica,per me ha l'effetto di certe pasticche,sarò malato magari pervertito ma sono certo di avere trovato la mia compagna e spero presto moglie.
La domenica mattina è nervosa,neanche un lungo cunnilingio e la scopata sotto i getti d'acqua tiepida in doccia la rilassano:”dai amore è solo un pranzo in famiglia e poi ci sono Elena e Loretta”,”dici bene tu,io non ho più una famiglia, vorrei tanto essere accettata”,”sii te stessa,e vedrai che si innamoreranno di tè”.
Varchiamo la soglia è come se stesse andando al patibolo,per fortuna le mie sorelle le corrono incontro e la abbracciano, Amelia si scioglie anche rincuorata dal sorriso di mamma e dalle battute sagaci di mio padre.
Si parla del più e del meno, papà è il più chiacchierone mamma fa domande mirate da buon
avvocato, presto Amelia si sbottona,racconta la sua vita ovviamente omettendo di parlare del suo vizietto,il volto di mamma si rabbuia.
“Non voglio offenderti,ma che razza di genitori,un padre e una madre sostengono i figli anche fossero dei delinquenti ,cara ragazza non esiste un documento che possa impedirti di vedere tua figlia, Eddy ma tu non gli hai detto nulla?”,”veramente in ufficio c'è già un faldone ,volevo esserne certo prima di alimentare false speranze, soprattutto quei tizi non devono farla franca,non si tocca impunemente la donna che amo “, Amelia impallidisce, mammà ha un sorriso sornione:”bene, allora siamo a questo punto,che aspettavi a dirmelo ,la settimana del matrimonio? Da domani il caso e è prioritario”.
Amelia è confusa, è rassegnata ad aver perso Adelaide:”ma signora Rosalba,non vedo mia figlia da quando aveva tre mesi,che mamma potrei essere, oggi Adelaide ha sei anni”,”cara ragazza,se lotti per riaverla una buona madre,non mi dispiacerebbe una nipotina anche se acquisita, certo per trovare quei bastardi ci vorrà tempo,ma nessuno fa del male mia nuora resta impunito”.
La scena è commovente, Amelia ha il volto rigato di lacrime,mamma la stringe in un abbraccio affettuoso.
Al rientro subito affronto l'argomento :”Amelia spero che non ti sia offesa se ho iniziato delle ricerche senza dirti nulla,sono super convinto che tu sia la donna giusta per me'”,”Eddy anch'io provo un sentimento nuovo e cristallino ma lo sai mi conosci, nonostante questo weekend dove mi hai portata in paradiso quando vedo altri uomini mi tira la passera e vorrei farmeli tutti, pensaci prima che sia troppo tardi,se continua questa relazione e poi mi lasci ne morirei”.
“Bene è ora di metterci alla prova,sono le quindici,in un paio d'ore siamo nei pressi del club privè,una buona cena e poi…”,”sei pazzo non me la sento con tè, quando mi vedrai fare la troia cambierai idea”.
“Senti Amelia una volta per tutte,voglio sposarti,se tu sei troia io sono uno schifoso guardone, dobbiamo provare se siamo compatibili e oggi è l'occasione giusta “.
Cerca di abbassarmi il pantalone per uno dei suoi servizietti:”no cara ti voglio carica,questa sera dovrai essere te stessa,ti farai tutti i maschi o le femmine che vuoi,io ti starò accanto, interverrò solo quando me lo chiederei e faremo l'amore “.
Nonostante i tentativi di dissuadermi dopo un po' si arrende,scegliamo insieme i vestiti, bella, provocante e puttana, prendiamo l'auto e partiamo alla scoperta se per noi c'è futuro.
Arriviamo prima delle nove, andiamo al ristorante per una cenetta frugale,vorrei ordinare il dolce di cui va ghiotta ma rifiuta,si avvicina alla mia orecchia:”niente dolce non è il caso,sai per precauzione ho fatto dei lavaggi interni,si insomma mi sono fatta un paio di clisteri,sai non si sa mai che risvolto possa prendere la serata,dimmi sinceramente,sei ancora deciso?”,per risposta la bacio con ardore.
All'entrata del locale il buttafuori, un gigante nero di almeno due metri saluta Amelia a pollice alzato ,la signora del guardaroba la saluta per nome,non ci siamo detti se conosceva il locale ma a quanto pare è una buona cliente.
Amelia a questo punto è decisa di mettermi alla prova,va direttamente alla stanza del gloryhole e mi tira dentro per un braccio e si spoglia completamente:”tesoro tu siediti lì buono buono e goditi lo spettacolo”dalle pareti escono una serie di mazze alcune vere e proprie proboscidi, naturalmente è lì che va a parare,le altre si fanno da parte, resto a guardarla infilarsi trenta centimetri di verga in gola,dall'altra parte del muro si sente ansimare,il servizio è gradito, guardo eccitato come lecca e lavora a colpetti di lingua l'enorme cappella violacea, l'uccello mi scoppia.
Lei per un attimo molla la preda:”tesoro,masturbati fammi vedere come godi a vedere la tua porcellina all'opera”,si rigira e riprende la pompa,il tipo non può resistere oltre,quando è il momento si allontana e dirige i getti in pieno viso e sulle tette:”bravo ragazzone ne aveva proprio tanta”poi si sposta di posizione,dal buco esce una mazza nera ancora molliccia a giudicare dalle dimensioni da eccitato distruggerebbe una figa.
“Uhmm, Omar ben arrivato,ti ricordi la promessa”,alle sue parole il cazzone cresce a dismisura ,Amelia mi guarda come una leonessa la preda:”amore datti da fare,gli ho promesso il culetto,non vuoi mica che la futura mogliettina si faccia male”, mi getto a gustare in pertugio lo riempio di saliva,e lo lavoro in profondità con due dita,:”di più ,non vedi che bestia,chiudi le quattro dita a cuneo e datti da fare,non sono mica di cristallo,si,si,così,bravo il mio amoruccio un piccolo sforzo e entra anche il pollice “,io sono in ginocchio dietro a lei,senza neanche toccarmi la verga gocciola sul pavimento,il culetto è dilatato come una caverna,lei mugola e mi incita ,sono sudato con gli occhi fuori dalle orbite,vorrei infilarci il cazzo ma la mia padrona è stata chiara,oggi devo solo ubbidire,siamo così connessi che mi legge nel pensiero,si rivolge a una che ha appena finito di svuotare una nerchia:”tu da brava,fai divertire il mio uomo,il suo seme è il più buono che abbia mai mangiato”,poi torna a lavorare l'enorme verga,la tipa si è infilata sotto le mie gambe,si da fare,pompa che è un piacere,ad un certo punto Amelia si sfila la mia mano con un flop,il buchetto è una caverna dilatate e pulsante:”dai Eddy passami un guanto,fai presto che voglio godermelo fino all'intestino”, allungo la mano e le passo un preservativo,lei strappa la confezione coi denti,poi non so come con la bocca lo srotola sulla nerchia, quindi volge le terga afferra la bestia e la punta verso il buchetto.
Dalla sua bocca esce solo un verso strozzato,resto ammaliato,a guardarla,e lei a sodomizzarsi,detta il ritmo è invasata agita la testa,mi metto fianco a lei a guardare l'enorme verga entrare e uscire da suo culetto,ansima, ogni tanto una smorfia di dolore,odio vederla soffrire il mio amore deve solo godere, avvicino le labbra alle sue,l'odore pungente della sborra del primo che a spompino non mi dà alcun fastidio, sento un sapore sconosciuto ma non importa,un bacio tra innamorati,ormai è ferma ora e il tizio a incularla,lei è assorta nel baciarmi,nel trasmettere amore,tutt'intorno e come non ci fosse nulla e nessuno.
Poi probabilmente si accorge che l'amico sta per venire,abbandona il bacio si sfila l'enorme proboscide e la smanetta,una donna si avvicina alla verga a bocca spalancata, è Amelia a dirigere gli schizzi in quella bocca golosa.
La serata continua,ormai è lanciata e non bada a me almeno all'apparenza, usciti dal gloryhole punta dritto l'ultima stanza, è la più grande con un enormemente letto rotondo, tutt'intorno alle pareti divanetti monoposto,ci vuole un po' per abituarsi alla fioca luce rossa,su uno dei bordi del grande letto un pulsante rotondo .
Lei si stende sul letto in posizione lasciva vorrei baciarle tutto il corpo è troppo desiderabile,ma con un ordine perentorio mi intima di sedermi buono buono.
Schiaccia il pulsante i contorni del letto si illuminano di rosso,in tutto il club appare una scritta luminosa lampeggiante GANGBANG, è l'avviso che una donna è disponibile e vogliosa di provare l'assalto di più uomini e donne possibili.
Lentamente i fortunati sciamano nella stanza ,i più già con la mazza dura, c'è anche qualche donna,la regola è di avere un ruolo attivo.
Amelia spalanca le lunghe gambe mettendo in bella vista il fiore lucido di umori,con un segno della mano dà il via alla kermesse.
Le prime a precipitarsi su di lei sembrano tre lesbiche,capelli a spazzola e lingue lunghe come formichieri,chi si insinua in profondità in tutti i buchi chi si occupa del seno e dei capezzoli ormai grossi come fragoline,la terza si siede sul viso di Amelia,a giudicare dalle smorfie sul suo viso e da come si martirizza i capezzoli la mia donna le sta facendo un servizietto coi fiocchi,gode e da piacere.
Le tre,la preparano all'assalto dei caproni,nella stanza ci saranno almeno venti uomini, Amelia e scatenata, sembra subire ma è lei a dominare,spreme i maschietti anche tre alla volta, non c'è buco che resta libero,quelli che spompina al momento di capitolare,un po' ne beve lo sperma e un po' se lo spalma sul corpo.
È l'immagine della lussuria,una dea dell'eros,le sue urla di piacere risuonano nella stanza, sembra non averne mai abbastanza,quando i tipi si scaricano si fa dare i preservativi e ne beve a sorsate.
Tutti i presenti si alternano a godere del suo corpo a volte anche in doppia nel culo e nella passera,lei detta le regole del gioco a il volto stravolto di libido,chiede al suo harem di mettersi in cerchio attorno a lei e di riempirla di sborra,tutti schizzano chi sul suo corpo, chi in viso e chi sui capelli, lei sembra stremata allunga la mano e schiaccia il pulsante che mette fine ai giochi.
Qualcuno vuole fermarsi ma lei li caccia in malo modo,lo sperma sul suo corpo sembra renderla una statua di cera,mi sono segato per tutto il tempo ma il randello è sempre in tiro.
Mi guarda come fossi un insetto da schiacciare,:”vuoi la moglie troia,vuoi ridurti a slave e essere il mio Cuckold cornuto,eccoti accontentato, adesso fammi vedere cosa sei disposto a fare per me,vediamo come sai pulire con la lingua”,non occorre dire altro mi stendo accanto a lei e lecco lo sperma di altri uomini ,la cosa la fa impazzire,squirta getti di sperma e urina,io bevo il suo brodino come il miglior elisir.
Il viso di Amelia si addolcisce “allora è vero,mi ami fino a questo punto,vieni ho l'accesso a una stanza privata, voglio fare l'amore con tè, quella cosa che ho imparato solo dopo che ti ho conosciuto,ti amo Edoardo,ti amo come non credevo possibile” .
Da quella stanza usciamo all'alba, ormai tra noi ci sono solo certezze,siamo fatti l'uno per l'altra,il destino ci ha uniti e presto voglio che lo faccia il prete sull'altare.
Ne sono certo da quando siamo insieme non mi ha mai tradito a mia insaputa,quando le prendono le voglie cerchiamo su internet i prescelti,ci siamo iscritti a siti di incontri, certo non è facile trovare singoli o coppie compatibili, spesso gli incontri conoscitivi sono veri fallimenti,o non si presentano o sono dei buzzurri improponibili,col tempo ci siamo fatti una cerchia di amicizie ma la cosa più bella è che ricorriamo poche volte a questo tipo di incontri,il nostro amore ci basta.
Decidiamo di sposarci quanto prima il nostro legame è saldo,tra noi non può esistere gelosia, si può anche litigare sulle cose banali ma queste non portano a una rottura.
Amelia è divertente, arguta,non è mai banale, ringrazio il destino che ci ha fatto incontrare,il mio desiderio è renderla felice,e vero il rapporto deve basarsi sulla sincerità ma in una cosa lavoro alle sue spalle.
Quando passeggiamo al parco vedo come guarda le bambine che giocano, spesso sul suo volto appare un velo di tristezza, è da mesi che con l'aiuto di mamma cerchiamo di indagare, certo il tribunale le riconoscerebbe il diritto di essere madre non c'è nulla che può impedirlo, è una donna con un lavoro,una relazione stabile,incensurata, quello che i suoi l'han fatto firmare è carta straccia ma c'è qualcosa di oscuro, di poco chiaro .
Mamma su certe cose è un mastino,io avrei convinto Amelia di andare insieme a far valere i suoi diritti ,riprende la figlia e ricominciare una vita nuova,ho anche trovato una bella casetta in affitto abbastanza grande per una famigliola.
Mamma invece vuole vederci chiaro e come al solito non sbaglia,i genitori di Amelia in quel periodo causa affari azzardati erano sulla soglia della bancarotta,strana coincidenza,ma non riusciamo a trovare altro.
Io non vorrei tirarla in mezzo per evitare che soffra ma mamma Rosalba è irremovibile,un sabato mattina Amelia viene in ufficio da noi,ha un barlume di speranza ma cerca di non darlo a vedere.
“Ti ricordi di quella stronza che ti ha coinvolto in quella brutta storia?”,”certo sì chiama Simonetta, piccolina bianca di carnagione e con i capelli rossi corti”,”ovviamente il nome sarà falso,oggi andrò in procura, sicuramente un mio amico mi fornirà un programma con le foto segnaletiche,una come lei sicuramente avrà dei precedenti, dicevi a Edoardo che avete viaggiato circa un'oretta,delimitano la zona per una ventina di chilometri controlleremo ancora se c'è un proprietario di villa con precedenti,ma finora non risulta nulla “,”Amelia faremo il possibile io ho una mezza idea ma qualcosa non combacia,nel pomeriggio passate controlliamo le foto,magari con un po' di fortuna troviamo la ragazza “.
Andiamo a farci una passeggiata tra i boschi , Amelia è tesa ma quando ci baciamo si scioglie, arriviamo alla nostra scogliera,la panchina di pietra è il simbolo del nostro incontro:”amore,vedrai rimuoveremo gli ostacoli, scusami se non sono stato completamente sincero,sono mesi che io e mamma raccogliamo indizi,ho paura a dirti certe cose ma una cosa è certa presto Adelaide sarà nostra figlia,e credimi saremo felici”,si lascia andare un pianto liberatorio:”cosa ho da offrire a mia figlia per strapparla all'affetto dei nonni,una madre come me una troia, forse è meglio così”,”smettila, adesso stammi a sentire,la tua sessualità non c'entra nulla,sei una buona persona e sai amare col cuore, Adelaide sarà fortunata ad averci come genitori,oggi ti ho portata qui per mostrarti una cosa,la vedi l'ultima casetta prima del sentiero “, Amelia si guarda intorno:”quella giallina?”,”queste sono le chiavi,da oggi è nostra “,”ma sei impazzito,che ti è saltato in mente,come , certo che mi piace e tu lo sai, ogni volta che passiamo mi soffermo a guardarla,come vorrei quel giardinetto “,”adesso è nostra, è stato un affare affitto ventennale con riscatto, praticamente è casa nostra,dai vieni diamo un'occhiata all'interno i vecchi proprietari l'hanno svuotata,la arrederemo come piace a noi i miei genitori si sono offerti di aiutarci”.
Amelia finalmente ha la mente sgombra dai cattivi pensieri, giriamo la casa in lungo e in largo, sognando come sarà,il tempo vola ,ci fermiamo a mangiare un panino è già l'ora che Rosalba ci aspetta.
“Amelia,adesso ti siedi qui e con calma e visioni le foto,ma prima dimmi ti ricordi qualcosa del viaggio","come posso è passato troppo tempo e poi ero bendata”,”ok ma pensaci a volte magari un flash”.
Visiona le foto per ore,poi si blocca:”è lei,ne sono sicura,in foto ha i capelli più lunghi ma è lei”,guardo la scheda, è una certa Aurora ha diverse denunce e sei mesi di gattabuia,la sua specialità piccole truffe e raggiri, l'ultima che le è costata la galera è stata un raggiro nei confronti di una ragazza coinvolta in un orgia contro la sua volontà.
Di lei al momento non si conosce la residenza, probabilmente si sposta in lungo e in largo per l'Italia, finalmente qualcosa di concreto su cui lavorare.
La sera ci fermiamo a cena dai miei,a tavola noto strane occhiate di Elena nei confronti della mia amata,non ne so nulla ma non è da escludere che alla sorellona piacciano anche le donne.
Loretta mi guarda sorniona:”che ne dite di un giretto al pub dopocena,pare suoni un buon gruppo”, Elena accetta entusiasta, stranamente anche Amelia è d'accordo,nel pomeriggio voleva rincasare per fare sesso e quando è carica …
Non sono pronto a certe novità ma ovviamente le spalleggio, Rosalba si chiude in ufficio,papà guarda la partita, usciamo di casa,allegri, è Loretta a guidare,per Amelia i patti sono patti,non farebbe niente alle mie spalle, Elena è più infingarda l'idea è di andare al pub e nella confusione sparire per un po' con la mia amata,con la complicità di Loretta che aveva il compito di distrarmi.
“Eddy,se non ti dispiace vorrei conoscere Elena diciamo più intimamente,dice di sapere come fare godere una donna,ha lo zainetto pieno di bei giocattoli,sarei felice se partecipassi anche tu e Loretta”,”la sorellina fa una faccia disgustata:”grazie ma preferisco quelli di carne “, Elena è rossa come un peperone,io me la rido .
“Ragazze,per ora non sono pronto all'incesto ma voi andate a divertirvi,io e Loretta ascoltiamo un po' di musica poi mi riporta a casa,vorrà dire che se siete ancora indaffarete per una notte dormirò sul divano”.
Elena tenta di negare,ma la mia porcellina le sbatte un palmo di lingua in bocca e la mano tra le cosce a palpare il tessuto del perizoma, Elena inizia a ansimare e rivolta gli occhi,la verga scatta sull'attenti devo sforzarmi per non partecipare.
Per fortuna arriviamo nei pressi di casa,le due scendono dall'auto Elena è stralunata, Amelia mi sorride e rinnova l'offerta.
“Tranquille divertitevi ci si vede più tardi,sono anni che non esco con Loretta e avremo tante cose da dirci, ciao”.
La serata con Loretta è divertente e anche il gruppo non è male, restiamo fino alla chiusura del locale poi parcheggiamo sotto casa.
A bruciapelo “Certo che sei unico, nostra sorella fa sesso con la donna che stai per sposare e a te va bene, dimmi perché”,”semplicemente perché l'amo, quando Amelia è felice lo sono anch'io,tu la conosci da prima e sai come è fatta ma ci amiamo veramente e nulla può intaccare il nostro rapporto”,”Eddy sei un grande,chi ti sentirebbe ora penserebbe che sei solo un povero cornuto ma io ti capisco, Amelia mi piace e so che non farà nulla per farti soffrire, invidio la vostra coppia aperta, Elena è diversa per lei il vostro rapporto è solo un gioco,ti dò un consiglio vai e dimostrale cos'è il vero amore”,mi dà un leggero bacio sulle labbra “adesso vattene,al solo pensiero di scopare con tè ho il perizoma completamente bagnato, magari un domani chissà ma ora pensa solo a farla felice”.
Il tempo di scendere dall'auto e Loretta riparte, entro in casa cercando di fare il meno rumore possibile per non disturbare, resto incantato nel vedere Amelia trombare Elena a pecora con un enorme strap-on,vederle così risveglia l'artiglieria,mi spoglio e mi siedo sul divano a contemplare lo spettacolo.
I loro corpi sudati, Elena che ansima e guaisce , Amelia che dà forti colpi e sbava dal piacere, l'odore dei sessi che impregna la stanza,dio come sono belle.
Inizio a segarmi lentamente voglio raggiungere l'orgasmo insieme a loro mi sento partecipe del loro piacere, Amelia si accorge della mia presenza,mi fa segno di attendere,da qui vedo i grossi seni di Elena ballonzolare sotto i forti colpi,deve essere bellissimo attaccarsi a quei lunghi capezzoli e succhiarne la linfa ma è mia sorella,la testa mi impone di controllarmi.
Raggiungono l'orgasmo ululando come lupe, Amalia esce dalla tana di mia sorella che per un attimo resta aperta come una caverna,vedo la lingua del mio amore,guizzare sul clitoride, nonostante la venuta il viso di mia sorella è una continua smorfia di piacere,io me ne sto buono aspettando gli ordini di Amelia.
“Vieni qui amore,lecca gli umori di tua sorella da questo dildo,il suo sapore e buonissimo”,mi precipito a gustare,in un attimo è pulito poi lentamente sfilo il mostro dalla sua tana,lecco l'asta e do colpetti di lingua al clitoride gonfio e sensibile,la mia verga è allo spasmo,non so quanto potrò resistere prima di venire, improvvisamente Amelia dà un ordine secco e sento le labbra di Elena succhiare la cappella, è troppo ,vengo schizzando un fiume di sperma che la mia sorellona beve golosamente.
Non avrei mai pensato che un giorno una delle mie sorelle mi avrebbe fatto un pompino,ma in verità è bastato il calduccio della sua bocca a farmi venire.
Guardo estasiato le due splendide femmine,sembra la rappresentazione di un antico baccanale ,il randello si riprende subito, Amelia allarga le braccia:”vieni tesoro adesso ho voglia di fare l'amore”.
Entriamo nella nostra bolla,il mondo non esiste,solo all'alba stanchi e soddisfatti mi ricordo di Elena, è sparita se n'è andata chissà quando,ci addormentiamo abbracciati godendo qualche ora di sonno ristoratore.
La domenica la passiamo tra le pulizie del monolocale e una lunga passeggiata, attraversiamo tutta la città dal lungomare e poi andiamo al nostro nuovo nido.
Scopro che Amelia è brillante e ha le idee chiare,ci mettiamo a fare schizzi su come vorremmo arredare casa,i suoi disegni e le idee sono di gran lunga le migliori, resto perplesso non è la mano di una neofita,solo oggi scopro che ai tempi del fattaccio stava frequentando architettura.
Ormai è il nostro mantra vedere il tramonto dalla nostra panchina,oggi il mare è quasi in burrasca,il rumore delle onde che si infrangono sulla scogliera e gli altri spruzzi ,uno spettacolo, ci fermiamo fino a quando il sole scompare nel mare.
Lunedì mamma è in fibrillazione,quando è così significa che è ad un passo da vincere una causa difficile:”Eddy credo di avere ricostruito il puzzle, oggi occupati tu del tribunale poi vai a prendere Amelia vi aspetto qui”.
Quando è così è inutile indagare tanto non otterresti nulla,passo dal bar sotto l'ufficio per un caffè e incontro le mie sorelle, Loretta va all'università e Elena al lavoro.
Con Elena mi sento un po' in imbarazzo, lei è allegra:”sai ha ragione Loretta, c'è differenza tra sesso e amore e voi due ne siete la prova, comportati bene con lei se no ti cavo gli occhi”.
Come sempre sono in ritardo,ognuna mi bacia una guancia e se ne vanno,ora mi sento meglio,posso affrontare con tranquillità le cause che mi ha affidato mamma.
Alle diciassette passo in negozio,la proprietaria è gentile la lascia uscire:”vieni Rosalba è sulla pista buona”, Amelia è elettrizzata forse è il momento di liberarsi di un incubo e andare dai suoi a reclamare la figlia a testa alta.
Appena entrati seguiamo Rosalba in ufficio,:”allora cara ti è venuto in mente qualcosa di quel viaggio? Che so magari rumori ripetuti”, Amelia sta per dire no poi improvvisamente un ricordo:”mi è sembrato diverse volte di sentire in lontananza musica e rumori come di un luna park, ma ero piuttosto stordita, probabilmente Simonetta mi ha dato qualcosa al bar”,”bene come pensavo,ora c'è solo un problema, credo di avere scoperto quello che è successo,ma potrebbe farti molto male,te la senti?”,”signora Rosalba,ho pianto ogni notte per mia figlia, qualsiasi cosa che mi permetta di rivederla non può farmi paura”.
In tribunale ho letto gli appunti di mamma,stringo la mano alla donna che amo:”tesoro,non sei andata troppo lontana quella sera,ti ricordi di quel luna park stabile, ebbene la tua..la delinquente ti ha fatto girare per un'ora ma non ti sei allontanata molto,ti dice niente questo nome Rosario Delbrocco ?”.
“Si se ben ricordo è un finanziere amico di famiglia “,”già come temevo,mi dispiace ma sono certa che i tuoi genitori c'entrano in questa brutta storia”.
Amelia trasale,:”ma non è possibile perché mai mi avrebbero fatto questo?”,”bevi un sorso d'acqua,anzi meglio un Cognac,ne prendo uno anch'io “.
Dalla tensione il mio amore trema,sorseggia il liquore:”va meglio?”,”si,si voglio sapere “, mamma tira fuori da un cassetto delle carte:”sei una donna istruita,dagli un'occhiata “.
Legge e trasecola:”qui si dice che i miei erano in rovina ","già, purtroppo per certa gente il decoro e fare parte della buona società è più importante di ogni cosa, persino di una figlia.
Tuo padre ha sbagliato una serie di investimenti,ha azzardato in qualcosa di più grande di lui ed è andato sul lastrico,poi improvvisamente ha ricevuto un assegno di centomila euro ed è tornato a galla,anzi ora è più benestante di prima.
Quel assegno porta la firma del Delbrocco,il signore in questione ha già avuto a che fare con la giustizia,di facciata è un ricco finanziere ma organizza orge,o meglio ,coinvolge ragazzine e le fa violentare da un accozzaglia di suoi amici disposti a pagare fino a diecimila euro per fare di tutto ad un'ignara ragazzina , normalmente la fatta franca ma una volta gli è andata male, è stato denunciato insieme a una certa Aurora e ha scontato un anno di carcere “.
“Dio mio ,mi state dicendo che i miei mi hanno venduto per denaro “,il viso si riga di lacrime,la stringo forte a me e le faccio coraggio:”vita mia se non te la senti continuiamo un altra volta “,”no, voglio vederci chiaro se è come dite i miei possono andarsene all'inferno ma mia figlia non può stare con simili mostri, adesso cosa possiamo fare”.
“Aspettare cara,aspettare,ormai ti considero come una figlia,vedrai in breve risolveremo la cosa,ho un amico maresciallo che mi deve dei favori,se quei mascalzoni non hanno perso il vizio questa volta gli passerà la voglia e non solo a quei due questa volta becchiamo tutti i clienti,sai che scandalo per la società bene,non vedo l'ora di vedere quei maiali cadere nella rete”.
“Rosalba ma mia figlia è con loro,ora che so cosa hanno fatto voglio finalmente stringerla baciarla e non lasciarla mai più,spero solo che mi accetti”,”scherzi con due genitori come voi, adesso pensate a mettere su casa,le mie pettegole vi daranno una mano più che volentieri,la mia nuova nipotina deve vivere in una casa dignitosa,e adesso andate a fare l'amore io ho altro da fare”.
Amelia,bacia mia madre, è la prima volta che vedo delle lacrime sul suo viso è difficile che si commuova ma questa volta è evidente.
Per fortuna mettere su casa la distrae un po' anche grazie a quei due terremoti delle mie sorelle, prima non aveva la speranza di vedere sua figlia ma ora freme.
Passano due settimane, aspettiamo solo che ci portino la cucina,la casa grazie al suo gusto è un bijoux, i weekend mi coinvolge nel giardinaggio e ho scoperto che è una cosa che mi dà soddisfazione.
Ha preso una settimana di ferie,martedì vengono per la cucina, Amelia e Loretta sono intente a seguire i lavori,io e mamma siamo in ufficio , improvvisamente entra l'amico maresciallo con un sorriso fino alle orecchie,lo guardo speranzoso.
“Bene i pesciolini sono entrati nella rete,ora sono in caserma,alcuni hanno già cantato come usignoli,direi che avete reso un bel servizio alla città e preparatevi ,presto si torna a votare ,pensate quando abbiamo tolto i cappuccini c'erano sindaco, vicesindaco e diversi assessori insieme alla crema della città,i giornali ne parleranno per mesi”.
Ovviamente voglio saperne di più, :”abbiamo tenuto d'occhio la villa a debita distanza,ieri sera alla spicciolata sono arrivate una trentina di persone e dopo poco è arrivata l'Aurora con una ragazza incappucciata che poi abbiamo scoperto avere solo sedici anni .
Quando abbiamo sentito urlare siamo intervenuti, c'è stato un tentativo di fuggi fuggi generale,ma tutte le uscite erano presidiate,la ragazza ha avuto fortuna grazie a voi”.
Chiedo al maresciallo se posso passare in caserma con Amelia, mi risponde quando voglio,ora la parte più difficile da affrontare insieme.
Vado alla casetta,gli operai sono appena andati via, Amelia e Loretta sono raggiati,la cucina è bella e funzionale, Amelia parte in quarta a spiegare,il piano a induzione,il forno a vapore etc etc,la stoppo .
“Ok,ok, chissà che bei pranzetti preparerai a Adelaide”, mi guarda, capisce che ci sono novità:”non tenermi sulle spine”,”è fatta,i tuoi aguzzini o buona parte sono al fresco in caserma, quando arriva il magistrato finiranno dritti in galera,dai andiamo magari riconosci qualcuno”.
Su Aurora alias Simonetta non ha dubbi,poi è la volta di diversi individui con tatuaggi appariscenti o particolari, infine,i militi ci accompagnano in villa e Amelia riconosce la stanza delle torture.
“Vieni amore,ora è il momento di realizzare il tuo sogno, andiamo in quella che tornerà a essere casa tua”, come prevedibile Amelia è piena di dubbi, è più che decisa ad affrontare i suoi ma il suo più grande terrore è di non essere accettata da sua figlia.
Davanti alla porta di casa tentenna,ma
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